Omelia (09-01-2007)
mons. Vincenzo Paglia


E' frequente leggere nella barca in mezzo al lago l'immagine della comunità cristiana (e di ogni singolo discepolo) che traversa il mare della vita. Ed è, in effetti, esperienza di tutti i credenti constatare che il vento di questo mondo (la sua cultura consumista e la sua mentalità egocentrica), tanto spesso è "contrario" al Vangelo e alla carità. La traversata della vita, perciò, non è mai semplice e senza ostacoli. E sappiamo tutti quanto sia facile lasciarsi prendere dal timore e dalla paura, e pensare che il Vangelo è una parola vuota un po' come un fantasma. Gesù continua a mostrarsi ai discepoli di ieri e di oggi e a ripetere: "Non temete!". E' una esortazione che giunge con particolare forza all'inizio di questo millennio. Gesù non si ferma ad esortare da lontano. Egli stesso sale sulla barca. Ed è la sua presenza che fa subito cessare il vento. La forza dei discepoli, la loro pace, sta proprio nel prendere Gesù con loro e nel riporre in lui ogni fiducia. Egli non è un fantasma; è l'amico più vero e più forte.