Omelia (11-01-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Sl 94,8 Dalla Parola del giorno Ascoltate oggi la sua voce: «Non indurite il cuore (...)». Come vivere questa Parola? Questo invito a non indurire il cuore non solo è nel salmo responsoriale ma anche nella lettera agli Ebrei (cfr. 1^ lettura Ebr 3,7). E' importantissimo ed è legato all'ascolto della Parola di Dio, anzitutto alle sue promesse. Qui la promessa di Dio agli Ebrei che avevano percorso un lungo periodo nel deserto dopo l'esodo dall'Egitto, riguardava la terra promessa: la terra finalmente di pace, di vita vera. Dio promette, ma quelli mandati ad esplorare tornano dal popolo dopo aver avvistato questa terra insinuando dubbi, paure: sarà difficile, addirittura impossibile conquistarla. E Dio reagisce alla loro incredulità che è durezza di cuore: "Non entreranno nel mio riposo (v. 11). C'è un collegamento forte tra ascolto della Parola (che anzitutto è un promettere cose belle e sante da parte di Dio), docilità alla Parola stessa e identità del cuore che viene plasmato, educato, raddolcito. Quando? Quando credo vitalmente, quando mi fido, essendo "partecipe di Cristo", della sua salvezza. Oggi, nella mia pausa contemplativa, memore anche del Vangelo odierno con la guarigione del lebbroso forte nella sua fede, dirò al Signore: So che se vuoi puoi guarirmi in quella che i Padri chiamano "sclerocardia" (indurimento del cuore). Colma il mio cuore di fiducia in te e nelle tue promesse di vita. Verbalizzerò: Gesù rendi forte il mio cuore in te e tenero verso tutti. La voce di un antico padre Ascoltando e custodendo nel cuore la Parola di Dio come un paradiso, tu potrai godere della grazia, senza prestare ascolto al serpente antico. Pseudo Macario |