Omelia (13-01-2003)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomi-ni». E subito, lasciate le reti, lo seguirono.

Come vivere questa Parola?
Giovanni Battista è stato incarcerato e Gesù affronta il suo ministero di salvezza esortando con forza: «Il tempo è compiuto, il Regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete al Vangelo». Si rivela in questo suo dire una tale autorevolezza che i cuori ne sono toccati. Marco, col suo piglio di narratore incisivo, ritrae la scena di due pescatori: Simone e Andrea. Sono intenti a gettare nelle acque le reti; ed ecco che Gesù parla loro. Non sciorina chissà quali argomentazioni, non li persuade con sottigliezze filosofiche che, tra l'altro, essi non avrebbero capito. Con una autorità ben superiore a quella dei dottori della legge e degli scribi, lancia lo-ro un invito-comando e una promessa circa il loro nuovo modo di essere pescatori: «Seguitemi: vi farò pe-scatori». Come dire: sarete miei collaboratori nel trarre fuori gli uomini dalle acque del male, del "non-senso" e mi aiuterete a salvarli. Marco esalta la prontezza dei due con un avverbio: "subito, lasciate le reti, lo seguirono".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermo su quel tuo parlare con autorità, Gesù! Al para-litico, tu dici: «Alzati!, prendi il tuo lettuccio e cammina». Al cieco: «Che tu riabbia la vista». Al lebbroso: «Lo voglio! Sii mondato». Davanti al sepolcro di Lazzaro: «Vieni fuori!». Tu non dici come il sacerdote Eli ad Anna: «Il Dio d'Israele ascolti la domanda che gli hai fatto». No! Tu realizzi quello che dice la tua paro-la potente. E chi si apre alla forza d'amore della tua persona non sta a conteggiare, non s'insabbia in ri-mandi. SUBITO, si mette a seguirti. Ti prego, guariscimi dalla mediocrità del credere solo pochino, del rimandare sempre, del non lasciarmi afferrare oggi dal tuo amore che mi chiede di lasciare tutto quello che m'impedisce di amare con te e per te gli uomini miei fratelli. Sì, subito che io sia con te! E tu fa' di me quello che vuoi.

La voce di un "testimone" di oggi
Tu e io siamo chiamati entrambi a essere discepoli di Gesù. La differenza di età, situazione, formazione ed esperienza conta ben poco di fronte alla vocazione che condividiamo. Conta molto invece essere sempre all'ascolto della voce dell'amore di Dio che c'invita a obbedire, cioè ad ascoltare con cuore attento
Henri J.M. Nouwen