Omelia (16-01-2003)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento Eb 3,7-8

Dalla Parola del giorno
Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori.

Come vivere questa Parola?
Anzitutto un avverbio di tempo. Sì, oggi. Non domani o dopodomani. Oggi. Subito. Che significa poi udire la voce del Signore? Vuol dire ascoltare, porre vera attenzione alla sua Parola e a quanto, intimamente connesso con la sua Presenza d'amore, Egli mi fa cogliere nell'intimo della mia coscienza. Quanto all'esortazione di non "indurire" il cuore, è tanto urgente sempre. Il cuore si indurisce appunto quando si chiude su di sé, emargina la memoria di Dio e del suo amore, con la conseguenza di un egoismo che perverte, strangola e devasta la vita. Ma allora bisogna precisare una cosa: quello che Dio ci fa sapere, non è prima di tutto un comando, ma è una promessa che tende a dilatare il nostro cuore. Essa riguarda quel manifestarsi di tutto l'amore, di tutta la misericordia nel Figlio Gesù che è il cuore della nostra fede cristiana. Il brano della lettera agli Ebrei ricorda come, di fronte ormai alla terra che Dio aveva loro promessa, gli Ebrei dubitano, recriminano, si spaventano. E il Signore agisce di conseguenza: "Non entrerete nel mio riposo". Per noi oggi, l'esodo dai vari Egitti, l'entrare nella terra dell'intimità con Dio promessa dal Vangelo, è possibile "perché siamo diventati partecipi di Cristo" Sono le testuali parole del testo sacro. Ma ci crediamo?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi espongo a quel gran sole che sono le promesse di Dio nella mia vita. Egli vuol farmi entrare in una dinamica di fede, speranza e carità che riscatta la fatica e il grigiore di certi miei giorni. Vuole che io accetti il suo: "Non temere, io sono con te" perché vivere insieme con Lui vuol dire sperimentare che anche difficoltà e ostacoli diventano occasioni di crescita, di maturazione umano-divina. Passo dunque del tempo a ripetere la parola che scioglie l'indurimento del cuore, anzi lo previene:

Credo, Signore, io credo. Tu aumenta la mia fede.

La voce del Papa
Non abbiate paura: aprite, anzi spalancate le porte a Cristo.
Giovanni Paolo II