Omelia (14-01-2007) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo Creatore Siamo di fronte al primo miracolo che ci racconta l'evangelista Giovanni, potremmo dire "il miracolo dei miracoli" che ci viene mostrato anche col collegamento al brano di Isaia; il profeta e Giovanni cercano di far capire all'umanità qual è il grande progetto che Dio ha sulle sue creature, un progetto d'amore che in termini umani meglio non si poteva esprimere che con uno "sposalizio". Il Creatore, quando la creatura compare dinanzi a Lui, la sposa, la prende nella sua vita, la rende con-sorte di se stesso: la rende "partecipe della natura divina". E' un progetto tutto amorevole quello di Dio e Gesù che compare, per sua volontà, sulla scena di questo mondo è venuto per dirci che Egli stesso è partecipe di questo progetto come Via maestra che conduce al Padre ma anche come nostro fratello e a renderci veri figli nel Figlio. La presenza di Gesù nella nostra vita si manifesta con questa icona del " vino buono" in cui si realizzano le nozze, l'unione più profonda tra Dio e l'umanità. Possiamo intuire allora che è lui quel buon alimento di cui non possiamo fare a meno nella nostra vita quotidiana; quando viene a mancare questo buon vino sopraggiunge la crisi e perdiamo la gioia e la serenità che non siamo più in grado di donare e per la quale siamo stati creati. Quando ci troviamo in questa situazione e Gesù Amico non fa più vibrare il nostro cuore, ecco, il Vino è mancato, non c'è più Dio in noi come Egli voleva essere, con amore. Rischiamo allora di somigliare troppo a coloro che trascinano la loro esistenza giorno per giorno perché "in un modo o in un altro bisogna pur vivere". Non è questo il disegno nuziale di Dio! Gesù ci chiede certo anche la fatica e l'impegno di portare la nostra parte della sua croce ma gioiosi, da amici del Signore; e quando "non c'è più vino" dobbiamo tornare a Lui con forza tenacia e speranza; Lui ci attende sempre nel profondo del cuore se ci apriamo ad una preghiera sincera e fiduciosa anche condivisa con i nostri fratelli che ci porta alla vera riconciliazione con Dio, e nell'eucarestia, segno vivo di quell'alimento di cui abbiamo bisogno. Se viviamo una mentalità di questo genere, una mentalità nuziale, cioè basata sull'Amore, sull'Amicizia profonda, non su una fredda fede, sarà allora coraggiosamente bello essere cristiani! Ecco allora tre momenti che ci aiutano a non perdere di vista il nostro cammino: - Gesù, il "vino buono" servito per ultimo è il dono perfetto del Padre a noi uomini; - Maria è la "Donna" simbolo dell'umanità che si accorge di questo dono che indica nel Figlio la missione e la via della salvezza per l'uomo. - Gesù e sua Madre, rapporto impari ma segnato profondamente dalla fede limpida e incorruttibile di Maria. Lasciamo che sia proprio Lei, la Madre di Gesù a guidarci, come ha fatto coi servi alle nozze di Cana, ad insegnarci a "fare tutto quello che Gesù ci dirà". SPUNTI DI RIFLESSIONE DI COPPIA -Gli sposi cristiani, le nostre famiglie a volte sono come gli sposi di Cana, rimangono "senza vino"; che cosa possiamo fare per non farci mai mancare lo Spirito di Gesù, nostro "buon vino" quotidiano? -Siamo disposti ad invitare Gesù al nostro matrimonio nel quotidiano di ogni giorno e a chiedere il suo aiuto nei momenti di crisi? -Riteniamo importante "ritagliare" del tempo per la preghiera in coppia e in famiglia? Commento a cura di Rita e Luciano Gallo |