Omelia (17-01-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Eb 7,1-2 Dalla Parola del giorno Melchìsedek, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse; [...] il suo nome significa re di giustizia; è inoltre anche re di Salem, cioè re di pace. Come vivere questa Parola? La lettera agli Ebrei richiama questo misterioso personaggio dell'Antico Testamento. Di lui si sa solo che è uomo consacrato al culto e re di "Salem". L'autore della lettera sollecita a fermare l'attenzione sul significato dei due nomi: Melchisedek che vuol dire "re di giustizia"e Salem "pace". Dunque, quest'uomo svolge le sue funzioni sacerdotali, in quanto "re di giustizia e di pace". Un culto che non si coniugasse con queste due qualità sarebbe la negazione di se stesso. Per il battesimo, anche noi siamo stati resi partecipe della duplice funzione sacerdotale e regale, completata da quella profetica, proprie del Cristo. Melchisedek, allora, ha qualcosa da dire anche a noi. Il nostro sacerdozio, la nostra regalità e il nostro profetismo vanno esercitati ogi giorno: ventiquattro ore su ventiquattro, e ovunque: in famiglia sul luogo di lavoro o di svago per la strada...., impegnandoci nell'esercizio della giustizia e nell'edificazione della pace. Diversamente il nostro recarci in chiesa scrupolosamente ogni settimana, e magari anche più spesso, si colora di fariseismo e potremmo accorgerci, con un certo disagio, che le parole di Geremia, calzano a pennello anche ai nostri giorni: "È forse una spelonca di ladri questo tempio che prende il nome da me?" (7,11). Oggi, nella mia pausa contemplativa, esaminerò il mio comportamento: non c'è forse un penoso scollamento tra vita e fede? Come pratico la giustizia e quale impegno pongo per costruire la pace, cominciando dalla mia famiglia o comunità? Purifica il mio cuore, Signore, perché non venga a "calpestare" i tuoi atri mentre "le mie mani grondano sangue", come rimproverano i tuoi profeti. Trasforma tutta la mia vita in un atto di culto e in una lode a te che ami la giustizia e la pace. La voce di un "profeta" del XX secolo Fa' che ogni giorno componga una lode al mio Dio: voce che raccolga il gemito delle cose. Voce per chi non ha voce. David Maria Turoldo |