Omelia (21-01-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi. Come vivere questa Parola? Un "oggi" che ora risuona ai nostri orecchi e ci interpella, come allora interpellò i compatrioti di Gesù che reagirono cercando di ucciderlo. Era uno di loro, cresciuto insieme ai loro ragazzi: lo conoscevano, o meglio credevano di conoscerlo. Quali pretese ora avanzava? Un atteggiamento che non ci è del tutto estraneo. Anche noi ci sentiamo sicuri delle nostre conoscenze di Gesù: ne abbiamo appena celebrato il Natale e ci disponiamo a celebrarne la Pasqua! Ma siamo proprio sicuri di "conoscerlo"? Chi è per noi: un personaggio del passato di cui ripetiamo meccanicamente i prodigi? Quell'"oggi" non ci sembra un po' anacronistico? Eppure sì: quell'"oggi" è rivolto a me! In quest'oggi della mia vita sono raggiunto dal suo amore e la Parola che ascolto non è l'eco di un discorso lontano perduto nel tempo, ma il risuonare di una voce che vuole scuotermi dal torpore, rimuovere la coltre di cenere che mi opprime. È un invito alla gioia. Perché non provare ad azzerare quanto crediamo di sapere di Lui, per lasciargli la libertà di parlarci di sé? Perché non ritrovare lo stupore del primo annuncio? Proviamo ad accoccolarci ai suoi piedi, come Maria, la sorella di Marta, in un ascolto silenzioso. Iniziando dai momenti di preghiera, per poi prolungarlo lungo il giorno, nel pieno dell'attività. Non dimentichiamo che Lui ama frequentare le strade, rivolgere la parola a chi è tutto preso dalla "gabella" o dalle "reti", sostare presso il pozzo ad attendere... te, si proprio te che forse non ti rendi neppure più conto di quanto sei assetato di luce, di verità di Lui. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi accoccolerò ai piedi di Gesù, magari sostando dinanzi a una sua immagine o, meglio ancora, al tabernacolo. Lascerò che mi parli, anche solo con il silenzio della sua presenza. Chi sei, Signore Gesù? Svelamelo tu stesso, al di là di tutte le conoscenze catechistiche o teologiche che ho accumulato e che rischiano di relegarti nel bagagliaio culturale, al pari di Socrate, Dante, Verdi. Dammi di riscoprirti con lo sguardo limpido del bambino. La voce di un Padre della Chiesa Dio non ha parlato soltanto allora nelle assemblee giudee, ma anche oggi parla in questa nostra assemblea [...]. E come desidererei che anche di essa si potesse dire: «gli occhi di tutti erano fissi in lui» [...]. Non gli occhi del corpo ma quelli dell'anima, rivolti a guardare Gesù! Origene |