Omelia (22-01-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. Come vivere questa Parola? Espressioni lapidarie per esprimere da parte di Gesù una verità bruciante. All'interno di un discorso in cui è aggredito dall'accusa più grave e più assurda: quella di compiere il bene con l'aiuto di Beelzebul (=10 spirito del male), Egli proclama questo aforisma. Come non cogliere la grande attualità anche circa lo scandalo delle divisioni in seno al cristianesimo? In una società che procede a marcia serrata verso la globalizzazione non è pensabile che i cristiani restino separati! E da quando il Concilio Vaticano Il ci ha insegnato che anche le altre Chiese hanno tesori di grazia pur non possedendo la ricchezza che viene dall'essere fondati su Pietro, è necessario aprire il cuore. Anche i fratelli separati infatti sono guidati dallo Spirito nella misura in cui sono docili ai suoi impulsi. E' dunque importante vivere a fondo da riconciliati valendoci della forza di unione che ci viene da quello che è il fondamento dell'unità. Ne parla oggi, nella prima lettura, la lettera agli Ebrei, presentandoci il sacrificio di Cristo come unico e sostitutivo di tutti i precedenti. Oggi, per vivere a fondo questo ottavario dell'Unità delle Chiese, rientro al cuore e invoco più che mai lo Spirito Santo. Nella sua luce colgo quelle irritazioni, intolleranze, segrete antipatie che sono in me elemento di divisione nei confronti delle persone con cui vivo. Chiedo di convertirmi all'unità invocando: "Infondi nel mio cuore il tuo Amore, Spirito di Dio. Convertimi all'accettazione piena del diverso da me". La voce di un Papa recentemente beatificato Il cristiano vive rapporti interpersonali cercando tutto ciò che unisce e lasciando cadere tutto ciò che divide. Giovanni XXIII |