Omelia (24-01-2007)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Con un'unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.

Come vivere questa Parola?
Oggi la lettera agli Ebrei ci porta a riflettere sul dono grande che Dio ci ha dato nel Suo Figlio, Gesù. Come afferma il brano, Gesù ci ha resi perfetti per sempre con la sua morte e risurrezione e adesso spetta a noi di accettare di essere santificati. Ma quella parola "perfetti" tormenta il nostro cuore umano. Ci vediamo così miseri, deboli, fragili, incostanti! Non riusciamo a raggiungere questa misteriosa perfezione anche se la cerchiamo in ogni settore della vita "perfezionando" la nostra capacità intellettuale e pratica. In realtà, c'è solo una perfezione ed è quella che Gesù ci ha portato. Solo accettando Lui, vivendo come Lui ha vissuto, rivestendoci della Sua mentalità atteggiamenti volontà e amore possiamo essere "perfetti come Lui è perfetto." Questo perfezionamento non è raggiunto una volta per sempre ma viene acquistato giorno dopo giorno con la riaccettazione sempre più profonda del dono che Dio stesso ci offre. E non solo ci offre il dono, ma ci dà anche il mezzo per accoglierlo, tramite la sua Parola letta meditata vissuta ogni giorno.
Dio continua la sua offerta, la sua proposta di bene, e non si da' mai per vinto. Per questo motivo e' importante per noi riflettere con la serietà dovuta e domandarci che frutto stiamo facendo di questa perfezione che ci e' stata gratuitamente donata.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rifletterò sul mio modo di accettare il dono dell'amore che Dio mi offre. Sono convinto che la dialettica tra la perfezione di Cristo e la mia povera natura umana non è mai finita e Gesù non si stanca perché egli è la misericordia del Padre?

Gesù, dammi il coraggio e l'umiltà di mettermi dinanzi a te per capire a che punto sono nella mia risposta al tuo dono.

La voce di un Padre della Chiesa
Egli è paziente e ricco di compassione e non imita l'impazienza degli uomini, anzi aspetta per lungo tempo la nostra conversione.
S. Girolamo