| Omelia (25-01-2007) |
| Casa di Preghiera San Biagio FMA |
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Commento su Eb 10,24-25 Dalla Parola del giorno Cerchiamo anche di stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone...esortandoci a vicenda... Come vivere questa Parola? Nel brano della prima lettura di oggi, Paolo ci ricorda che come cristiani viviamo un grande "oggi" in cui possediamo già in speranza la salvezza dalla morte. Possiamo avere "piena fiducia di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù". Che è questo santuario se non Gesù stesso, il suo Corpo, la sua Luce e la sua Verità? Siamo alla presenza di Dio mentre viviamo il nostro pellegrinaggio "con cuore sincero". Paolo ci esorta a tenerci fermi a questa fede, accedere al dono ricevuto senza timore. Sottolinea l'importanza di "stimolarci a vicenda...esortandoci a vicenda". Gesù ha già vinto il male con la sua morte e risurrezione ma viene ancora richiesta a noi l'impegno per il trionfo della verità. Dio chiede la nostra collaborazione e questo brano è pieno di consigli pratici. Ci invita ad avvicinarci con cuore sincero alla fede, purificata da ogni cattiva coscienza, mantenendo la professione della nostra speranza senza vacillare. Tutto ciò richiede che noi siamo fratelli e sorelle che si esortano al bene della carità, che non hanno vergogna di farlo. Capita spesso che siamo ben disposti a dare consigli su molte cose che riguardano questa vita terrena ma il consiglio che conta di più, quello più vero e profondo è proprio nello stimolarci a vicenda alla carità, e nell'esortarci al bene. In questo modo possiamo irradiare la Luce che è Gesù in tutto il mondo. Oggi, nella mia pausa contemplativa, guarderò me stesso nella luce di questa Parola di Dio. Quanto aiuto do agli altri nella carità e nelle opere buone; quanto esorto e mi lascio esortare? Gesù, aiutami a specchiarmi nella Tua Parola, cosicché io possa correggere le cose che vanno corrette per amor Tuo. La voce di un Padre del deserto La vera e santa amicizia aiuta a camminare verso il cielo; conforta, incoraggia e corregge perché ama di una amore limpido e fedele, primizia del divino. Anonimo |