Omelia (04-02-2001)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto.

Come vivere questa Parola?
In pieno giorno, non di notte quando di solito i pesci entrano nelle reti, in pieno giorno, quando Pietro sulla Parola di Gesù le aveva calate in mare, era avvenuta la pesca prodigiosa!
Lo stupore è il primo movimento, ma il secondo, pure tanto importante, è da parte di Pietro questo avvertire acutamente la sua realtà di peccatore. E' così anche nel racconto della chiamata d'Isaia (cfr. 1^ lettura: Is 6,1-8), dove il profeta davanti all'infinita maestà di Dio, grida: "Io sono perduto perché sono un uomo dalle labbra impure".
Ed è questo che, dentro un vero percorso spirituale, sempre deve avvenire. Per poco che restiamo illuminati e come afferrati dall'infinita potenza di Dio-infinito Amore, il cuore stesso si spaura. E' la necessaria, assolutamente necessaria verità dei nostri limiti, colpe, difetti che del tutto prende forma, come un mucchio di cenci in una stanza buia in cui irrompe, improvviso, il sole. Ma quel che più ancora questo evidenzia è il fatto che Gesù proprio da questa verità da noi pienamente acquisita, muove il suo invito: "Non temere, ti farò pescatore di uomini".

Oggi, nel mio dimorare nel cuore, contemplerò a lungo Gesù: il suo riempirmi la barca di pesci (= la vita di cose buone), il suo far risplendere su di me il suo Volto, che è santità e amore. Signore, nella tua santità che io mi riconosca peccatore, ma senza scoraggiamenti né sensi di colpa. Colga il tuo perdono come rassicurazione e incoraggiante invito ad aprirmi a tutto il bene che tu mi chiami ad operare presso i fratelli.

La voce di un antico Padre
Colui che confessa la sua infermità è vicino alla guarigione; ma quando un cuore resta duro, le sue infermità si moltiplicano. Così non c'è peccato che non possa essere perdonato se non quello che non è seguito da conversione.
Isacco di Ninive