Omelia (06-02-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Eb 12,22-24 Dalla Parola del giorno Vi siete accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa e all'assemblea dei primogeniti iscritta nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza. Come vivere questa Parola? L'autore della lettera agli Ebrei con più forza che mai scandisce l'enorme differenza tra l'ambito dell'Antica Alleanza e quello della Nuova. Quando, nell'Antica, Mosè si accosta al monte Sinai per ricevere da Dio la Legge da promulgare a tutto il popolo, ciò avviene attraverso la manifestazione di una inimmaginabile potenza divina. Davanti ad essa Mosè si prostra ammirato ma anche colmo di spavento, tanto da dire: "Ho paura e tremo". Il clima invece della Nuova Alleanza, nell'avverarsi ultimo di tutte le promesse, è un esito felice dove la presenza di miriadi di angeli e dei fratelli ormai pienamente realizzati nell'Amore è una "adunanza festosa" intorno a Dio Padre e a Gesù. Egli per il suo mistero di morte e risurrezione, è appunto il Mediatore di questa Nuova Alleanza dove, a dettar legge, è solo la felicità infinita del saper amare. Ti viene da pensare alla "candida rosa" formata dagli angeli e dai beati, così come l'immaginò Dante attorno alla Trinità. Oggi, nella mia pausa contemplativa, entro nella persuasione profonda che sono chiamato a viverlo davvero con grande fiducia e serenità questo clima di Alleanza Nuova. Chiederò dunque a Gesù che viva lui stesso in me e attraverso me una "festa di santi pensieri" che diventi, per sua grazia, festa (anche se faticosa a volte) di opere buone, dettate solo da una Legge: quella della carità La voce di una Cofondatrice, donna di Spirito Santo Fate con libertà quello che è la carità a dettarvi. S. Maria Domenica Mazzarello |