Omelia (31-01-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Fil 4,7-8 Dalla Parola del giorno Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. Come vivere questa Parola? Paolo si trova a Roma, in catene, e scrive ai cristiani di Filippi, la prima città europea a cui ha portato il messaggio del Vangelo di Cristo. Spirito intelligente e libero, l'apostolo è rimasto affascinato dai grandi orizzonti che si aprono di fronte a chi vuole seguire Gesù. Comunica questa lieta notizia ai suoi fratelli carissimi e desideratissimi, suo gaudio e corona, perché si rallegrino con lui di poter pensare alla grande, di essere invitati ad apprezzare ciò che è bello, giusto, amabile nella vita. Dietro ogni aggettivo, che si applica a diverse realtà dell'esistenza e che deve diventare oggetto dei nostri pensieri s'intravede un mondo nuovo, che può nascere giorno dopo giorno quando non si disprezza nulla di quanto è umanamente valido. Perché il cristiano, sembra dire Paolo, mira al cielo, ma gode e si meraviglia anche delle più piccole gioie della terra. Il cammino verso la santità è semplice, alla portata di tutti. Le segnaletiche della strada che porta a Dio sono per la maggior parte positive. I divieti sono pochi e mirano soltanto a evitare pericoli, incidenti, ritardi verso la meta. Anche il santo dei giovani, don Bosco, di cui oggi ricorre la festa, proponeva questo cammino con insistenza. Diceva che tutti erano chiamati alla santità, anche i suoi monelli, che è facile farsi santo. Una pedagogia della felicità, che arriva dal Vangelo, che parla al cuore. Oggi, nella mia pausa contemplativa, farò passare davanti alla mente i miei pensieri, come in un film al rallentatore, e chiederò al Signore di regalarmi pensieri puliti, belli, che dilatano l'anima. Chiederò allo Spirito di prendere dimora dentro di me e di essere il mio maestro interiore e illuminare la mia mente e il mio cuore della Bellezza divina. Concedimi, Signore, di prendere sul serio il tuo invito alla santità per me e per quanti mi affidi e donami di conseguirla con la forza del tuo Spirito, perché tu sia glorificato in me e nei miei fratelli. La voce di un santo educatore Noi facciamo consistere la santità nello stare molto allegri. Educare è cosa del cuore. Don Bosco |