Omelia (21-02-2007) |
mons. Vincenzo Paglia |
"Questo è il tempo del ritorno" canta la liturgia all'inizio della quaresima. Le ceneri, imposte oggi sul nostro capo, ricordano la nostra fragilità. Tuttavia, non per rattristarci. Il Signore, infatti, non si vergogna della nostra fragilità. Al contrario la ama e la vuole salvare. Per questo ci chiede oggi di tornare a Lui con tutto il cuore: chi torna troverà un Padre che con amore infinito lo abbraccerà. Le parole del Vangelo sono un invito a vivere la propria fede nel Signore non misurandola a partire da gesti o da atteggiamenti esteriori, né valutandola con il metro del giudizio della gente, ma convertendo il nostro cuore a Lui. Il Vangelo di Gesù non abolisce la legge, "la porta a compimento". E la legge si compie quando si torna al cuore, al senso profondo dell'elemosina, della preghiera, del digiuno. Tornare al Signore è spogliarsi delle proprie sicurezze, delle tante regole che ci dettiamo e delle tante leggi che troviamo, per cercare il Signore e ascoltare la sua Parola. Solo così, apprenderemo la via della sequela del Signore fino ai giorni della Passione e della Resurrezione. |