Omelia (07-02-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo.[...] Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive. Come vivere questa Parola? Nella religione ebraica, ai tempi di Gesù, si cavillava su quello che davanti a Dio era puro o impuro. E ciò a proposito di leggi che, nate come regolamentazioni igieniche (ottime come tali!), erano state sacralizzate al punto da essere considerato impuro al cospetto di Dio, chi non le osservasse. Proprio dal fatto che i suoi discepoli non si erano lavati le mani prima di mettersi a tavola, nasce qui il diverbio. Ed è tale da rappresentare una vera presa di posizione rivoluzionaria (e liberatoria!) da parte di Gesù. Certo, ogni azione: il lavarsi le mani come l'assumere o no un cibo può essere santificata dall'amore con cui si compie. Tutto, se amo, mi unisce a Dio in un rapporto che è il senso profondo del mio vivere. Altra cosa però è sacralizzare certe azioni esterne mentre è dall'interiorità, dalle intenzioni del cuore che quanto io compio ha senso, acquista valore positivo o negativo, è gradito o no a Dio. Oggi, rientrando al cuore, sosterò a prendere consapevolezza di quanto coltivare l'interiorità sia importante sempre, ma molto più oggi, in cui questo tipo di società stimola a "giocare" tutto sull'"apparire". E' da questa corsa al "sembrare" che derivano spesso le più grandi ingiustizie sociali di oggi. Verbalizzerò: Dammi un cuore puro, Signore, che cerchi Te e quanto a Te piace. La voce dell'attualità La spesa mondiale per cosmetici potrebbe risolvere il problema dell'alfabetizzazione in tutto il pianeta. La FAO sostiene che il cibo è sufficiente per tutti, mentre ci sono un miliardo e mezzo di affamati. Per la "bella figura" certuni spendono da ventisette a trenta milioni per un solo pranzo di nozze. Carla Ravaioli (saggista) |