Omelia (08-02-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno L'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. Come vivere questa Parola? La pagina biblica ha detto poco prima che il progetto di Dio era quello di dare all'uomo "un aiuto che gli sia simile, perché non è bene che egli sia solo" (v.18). L'intento non viene raggiunto con le più svariate specie di animali, ma soltanto quando viene creata la donna. "Simile" all'uomo e della sua stessa natura, è però diversa in qualche modo da lui, proprio per potergli essere complementare dentro l'unica identità essenziale che è l'essere a immagine e somiglianza di Dio. Il testo fondamentale recita così: "Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza e domini [...] sulla terra». Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagi-ne di Dio lo creò, maschio e femmina li creò. Dio li benedisse" (Gen 1,26-27). La mia dignità e grandezza di donna è dunque di essere a immagine e somiglianza di Dio. È questa l'identica dignità e grandezza di ogni uomo e donna. Tanto la mascolinità quanto la femminilità sono sacrosante. Tanto più che Gesù le ha poi redente da quell'inquinante cupidigia che è nell'attrazione sessuale quando essa si lascia travolgere nel "disordine" dell'"ego". Ciò che va dunque sottolineato alla luce della Parola è la peculiarità dell'uno e dell'altro sesso: quell'essere l'uomo in funzione della donna e la donna in funzione dell'uomo, meglio: di un'unione che nella sacralità del matrimonio li rende "una sola carne", cioè una sola realtà inscindibile ormai, perché tutta volta a realizzare il compito fondamentale dell'uomo che è d'essere vivente lode a Dio sopra ogni altro essere desiderato e amato. Se nel sacramento del matrimonio ciò è più evidente, è però da cogliersi in ogni stato di vita: l'uomo e la donna hanno compiti diversi ma sempre complementari per adempiere, nella Chiesa e nella società, l'unica funzione di glorificare Dio, creando armonia di concordia intorno a loro. Oggi, nella mia pausa contemplativa, penserò ai talenti diversi dell'uomo e della donna: alla forza e alla decisionalità dell'uno e all'intuizione e finezza spirituale dell'altra.. Che cosa io devo fare per sviluppare i miei talenti, armonizzando con l'altro e per la gloria di Dio, non per basse ragioni egoiche? Signore, ti ringrazio e benedico per l'uomo e per la donna. Che siamo "corde" dell'unica cetra: la risposta d'amore al tuo intimo amarci per primo. La voce di un Padre della Chiesa Con il modo stesso della creazione e con la sua legge, Dio ha dimostrato che un uomo deve convivere sempre con una sola donna e che l'unione non deve mai essere spezzata. Considera le parole stesse di Cristo: «Il Creatore da principio li creò maschio e femmina»; essi cioè uscirono da una stessa radice e si unirono in una stessa carne. Giovanni Crisostomo |