Omelia (11-02-2007) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Benedetto l'uomo che confida nel Signore Ogni uomo gode della grazia di assomigliare a Dio, la libertà, per cui può scegliere in maniera autonomo la vita da percorre: può optare per Dio oppure appoggiarsi sulle proprie forze. È questo la dignità umano, unica motivo che Dio non ci ha creati come essere perfetto e compiuto. Egli non intende imporre il suo amore, ma ha dato agli esseri di una facoltà spirituale, perché possa cercarlo liberamente, riconoscere la sua bontà e la sua misericordia. Ci sono quindi due vie, sia chi sceglie il percosso dell'autonomia, ma ignorando se stesso; chi al contrario se rende conto dei suoi limiti, ma si affida alla bontà del Signore e crescerà in lui. Beati voi poveri, ad essi Gesù annuncia la benedizione da parte di Dio, l'attuazione della sua signoria di pace e di salvezza nel mondo. Al contrario per i ricchi, i sazi, i godenti, per i grandi della terra incombe le maledizioni. L'uomo che ha la fede, si apre con fiducia filiale all'azione di Dio in lui e attende con attiva operosità la salvezza finale, quando tutto il suo essere sarà reso partecipe in unione con Cristo alla comunione beatificante della vita divina. L'uomo terreno invece dimenticando Dio, non può superare i limiti del suo stato di creatura imperfetto, perciò è destinato alla perdizione. |