Omelia (18-02-2007) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Quello che ci viene proposto questa domenica è un brano del Vangelo certamente famoso: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. Trasporre queste parole all'interno della vita di coppia a noi è sembrato, ad una prima lettura, molto difficile: all'interno della coppia c'è amore, sempre, per definizione. Cosa mi può servire il "consiglio" di amare il mio nemico? Forse con l'odioso vicino di casa, l'indisponente collega di lavoro, il commerciante truffaldino: ma la moglie, il marito, suvvia... E allora perché si litiga? Perché la vita di coppia a volte sembra difficile e pesante? Eppure nasce tra l'amore, vive di amore. Ma anche con questo amore riusciamo a trovare difficoltà, delusioni, insofferenze. Se poi ci guardiamo intorno, non tanto lontano, quante crisi matrimoniali, quante dolorose separazioni, tra insulti e lacrime, lotte tra coniugi disillusi e aggressivi. Forse, se ci si fosse ricordati per tempo di questo prezioso suggerimento di Gesù avremmo scoperto anche l'amore nelle difficoltà. Eppure tra moglie e marito ci siamo scelti con amore, con dedizione, con promesse di sostegno reciproco nelle difficoltà. A volte non riusciamo a mostrare amore verso chi abbiamo scelto di amare. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. Gesù mio, perché non ti chiedo aiuto quando non riesco ad amare come tu ci hai comandato? Perché troviamo difficile anche amarci tra chi scegliamo per donarci amore? ...fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell'Altissimo. Ecco, quello che a volte ci blocca è proprio questo: diamo solo con la segreta riserva di essere abbondantemente ricambiati, non doniamo amore gratuitamente. E dunque che amore è? Buono e pietoso è il Signore, lento all'ira e grande nell'amore. Non ci tratta secondo i nostri peccati, non ci ripaga secondo le nostre colpe. Se il Signore è così buono con noi, perché ci dobbiamo arrogare il diritto di essere duri, inflessibili non solo con i nostri nemici, ma addirittura con il coniuge. Quante volte nelle liti in famiglia sarebbe opportuno ripensare al passo del primo libro di Samuele e vorremmo che il Signore ci ricordasse di "prendere la lancia e portarla lontano...". Nella coppia a volte le parole assumono proprio la forza e la ferocia di una lancia con cui trafiggiamo i cuori che dovrebbero scambiarsi amore. Il Signore ha visto nei nostri cuori e non ci fa mancare i consigli. Ricordiamocene la prossima volta che ci sale l'ira in famiglia, ripensiamo all'amore che ci siamo promessi, all'amore che ci ha promesso il Signore e facciamoci dono reciproco di amore, gratuito, senza pretese di ricompense immediate, che vanificherebbero lo stesso significato della parola "Amore". Date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio. Per la revisione di vita - Nei contrasti in famiglia abbiamo mai sentito la presenza del Signore che ci parlava di amore gratuito? - Sappiamo mostrare amore gratuito ai figli anche quando ci sembra che non vogliano ascoltare i buoni consigli che diamo loro? - Come possiamo continuare a dare amore anche di fronte ad un tradimento nella vita di coppia? Commento a cura di Gloria e Riccardo Revello – Genova |