Omelia (18-02-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Gesù disse: "A voi che ascoltate io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono [...]. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso". Come vivere questa Parola? All'interno del discorso della montagna, dopo aver proclamato le Beatitudini, Gesù esplicita ciò che è il cuore del suo insegnamento. Esordisce dicendo: "A voi che ascoltate". E' anzitutto importante l'esercizio di un ascolto attento, perseverante e del tutto aperto all'irrompere della Parola di Gesù che la fede ci dice essere salvezza. In una società del rumore, della confusione di messaggi per lo più banali e tutti centrati sull'immediato interesse materiale, vivo l'ascolto come apertura all'irrompere di una grande luce in una stanza buia. Il buio è l'ovvietà dello schema egoistico: amo chi mi ama, faccio del bene perché l'altro ricambi. Invece nella Parola di oggi è l'assoluta novità: la forza e la potenza dell'Amore vero fino in fondo perché gratuito, non ingabbiato e immiserito dal calcolo. Oggi, è su questa qualità dell'amore che, nel silenzioso ascolto del cuore, mi lascio interpellare. Senza tralasciare la preghiera per le persone più care, chiederò al Signore di avvolgere di benedizioni le persone scomode e forse maldisposte verso di me. La voce di un antico Padre Disse un monaco:«Da quando indosso l'abito non mangio animali uccisi». Epifanio rispose: «Da quando ho preso l'abito del monaco non ho permesso a nessuno di addormentarsi senza essere in pace con me. Né mi sono addormentato senza essere in perfetta pace con tutti». Epifanio di Cipro |