Omelia (25-02-2007) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
La prima domenica di Quaresima ci propone il Vangelo delle tentazioni di Gesù. ...e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Quando somiglia alle affollate città dei nostri giorni quel deserto! E quanti diavoli ci parlano facendo promesse inenarrabili. Avete mai avuto questa sensazione aggirandovi in coppia, moglie e marito, per quei deserti di sentimenti che sono i centri commerciali? O lo schermo ammiccante della pubblicità televisiva? Non vogliamo certo demonizzare tutto ciò, ma è chiaro che il "demone" del possedere tutto, adesso, deve essere tenuto a bada. Questo a maggior ragione vale nella vita di coppia, proprio perché è la coppia che si deve confrontare con tutte queste luci abbacinanti della società del benessere. E chi non ha benessere è un "tagliato fuori". E' facile cadere nella trappola: se non ho una certa cosa sono un fallito, se non vado in vacanza in quel posto sono nessuno. A volte capita di farsi reciproco carico del non essere riusciti ad ottenere i risultati che tutte le "famiglie del Mulino bianco" sembrano poter raggiungere con facilità. Non possiamo pretendere che ogni pietra diventi "pane" per soddisfare le nostre ambizioni. Non di solo pane vivrà l'uomo. Proprio la coppia deve farsi carico di riconoscere le "cose importanti della vita". Questo perché le valutazioni di ognuno possono essere velate di un sottile egoismo: quello che piace a me non è detto che sia gradito anche a mia moglie o a mio marito. Nella vita matrimoniale ci pare che sia importante, di tanto in tanto, ritirarsi nel deserto dei propri sentimenti reciproci, per dirci, al di là delle bramosie del mondo, che cosa nutre veramente il nostro amore reciproco e l'amore nella nostra famiglia. Silenzio, deserto, digiuno.... Amore. Come ci si può comunicare amore in un centro commerciale, di fronte alle tasse da pagare, nella corsa frenetica del lavoro, nell'ansia di raggiungere mete terrene sempre più irraggiungibili. E se qualche risultato otteniamo, qualcuno ci mostrerà subito un "oggetto del desiderio" ancora più lontano. Forse non è necessario ritirarsi per quaranta giorni, ma chiudere la porta in faccia al "demonio della vita moderna" almeno per quaranta minuti ogni giorno non può che far bene. In quei quaranta minuti avremo tempo e modo di ascoltare i nostri cuori, di dirci il nostro amore, di ascoltare, nel silenzio, la parola del Signore. Forse è un po' quello che abbiamo fatto per scrivere queste poche righe suggerite dal Vangelo di questa domenica: fatto insieme è stare con la nostra coppia davanti al Signore e ascoltare le sue parole nelle parole dell'altro. Un trionfo contro le tentazioni... Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui... Per la revisione di vita - Riusciamo a ritagliarci nella giornata alcuni minuti di "silenzio di coppia"? - Quale tempo della nostra giornata dedichiamo, come coppia, ad ascoltare la parola del Signore per allontanare le "tentazioni"? - A quale "bene" riusciamo a rinunciare per consolidare il nostro rapporto di coppia e il nostro rapporto col Signore? - Riusciamo a dedicare la domenica al Signore e non ai centri commerciali? Commento a cura di Gloria e Riccardo Revello – Genova |