Omelia (01-03-2007)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento Giovanni 15,9-11

Dalla Parola del giorno
Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.

Come vivere questa Parola?
Questo versetto del vangelo è estremamente confortante. Gesù ci assicura che Dio è sempre attento alla nostra preghiera. Dio ha orecchie e ascolta.
La stessa esperienza dell'esodo d'Israele dalla casa di schiavitù in Egitto attesta che tutto incomincia grazie all'iniziativa di Dio che ha udito il grido.
Il grido a volte inarticolato che sale dalla nostra vita Dio lo trasforma in preghiera; fa di un lamento senza indirizzo l'inizio di una corrispondenza nella quale è in gioco la liberazione dal male e la felicità della vita.
La preghiera è ascolto reciproco. Il suo punto di partenza è la frantumazione del cuore di pietra, ricurvo su se stesso, e l'acquisizione di un cuore di carne aperto alla relazione, all'ascolto.
Chiedere, cercare, bussare nella certezza di ricevere risposta. La Scrittura ci insegna contemporaneamente la tenacia di chi grida e chiede aiuto a Dio e l'intelligenza di chi nel silenzio, s'interroga sulla volontà di Dio e prova a discernere i segni della sua presenza anche nella notte.
Utili possono essere questi semplici consigli del Pellegrino russo: Prega e pensa quel che vuoi. Il tuo pensiero sarà purificato dalla preghiera e questa illuminerà la tua mente, placando e scacciando tutti i pensieri importuni. [...] Prega e non temere nulla, né le disgrazie, né i rovesci della fortuna. La preghiera ti difenderà e li allontanerà da te. [...]
Prega come preferisci, ma prega sempre, e non turbarti per nessun motivo, ma si gioioso e sereno nello spirito. La preghiera risolverà ogni cosa e ti istruirà.


Nella pausa contemplativa di oggi chiediamo a Gesù di insegnarci a pregare. Ripetiamo con calma e adagio:

Padre nostro che sei nei cieli....

La voce di un testimone dei nostri giorni
Chi, nella preghiera, si abbandona a Dio e alla sua presenza che guarisce, ritrova se stesso, si riconcilia con se stesso, diventa identico a se stesso, diventa sano.
Anselm Grün