Omelia (04-03-2007)
padre Paul Devreux


Gesù deve aver maturato la via della passione faticosamente.

Dopo averlo fatto comincia a condividere questa sua convinzione con i discepoli, ma si scontra con il loro rifiuto e la loro incomprensione; tanto che deve sgridare Pietro pubblicamente, trattandolo da avversario.

Il vangelo d'oggi nasce in questo contesto storico. E' facile immaginare che Pietro è offeso e fa il muso. In comunità l'aria si fa irrespirabile e chi sa che qualcuno non stia pensando ad andarsene. E' sicuramente la più grossa crisi che la comunità di Gesù ha incontrato, prima di quella del Getsèmani. Sono passati dai sei agli otto giorni dalla litigata. Gesù decide di andare a pregare con Pietro e altri due.

Sul monte Dio provvede con il dono della trasfigurazione che ha almeno due risultati:
- il primo è che Pietro ricomincia a parlare con Gesù, a superare lo scandalo dell'annuncio della passione e della pubblica umiliazione, che lo aveva ammutolito;
- il secondo, e non meno importante, è che Gesù si sente confermato e sostenuto. Sembra un anteprima del Getsèmani: Gesù prega, I discepoli sono oppressi dal sonno, Mosè ed Elìa vengono a sostenerlo parlano della sua Passione e manifestandogli così la solidarietà del Padre. Dopo quest'esperienza Gesù è meno solo e più forte di fronte a ciò che l'aspetta.

La voce che i discepoli sentono nella nube è rivolta oggi anche a noi: "Questi è il figlio mio, l'eletto; ascoltatelo". Probabilmente è più facile sentirla se riusciamo a trovare anche noi dei tempi e luoghi di preghiera, ed è anche più facile crederci se anche noi sperimentiamo una qualche presenza di Dio nella nostra vita. A volte è necessario quando i dubbi o le sofferenze incalzano.

Signore, grazie per l'esperienza che hai fatto fare ai tuoi discepoli, grazie anche per quando ti sei manifestato anche a me, ti chiedo di continuare a manifestarti in questo mondo presso tutti coloro che ne hanno urgente bisogno e aiutaci anche a credere che questo corpo glorioso, che hai manifestato ai tuoi discepoli nella trasfigurazione, è il nostro futuro.