Omelia (07-03-2007)
Monaci Benedettini Silvestrini
Non abbandonarci, Signore, Dio nostro, vieni in nostro aiuto

Geremia, figura profetica di Cristo, è oggetto di un complotto ed è minacciato per la fedeltà alla propria vocazione e per la sua disponibilità a intercedere a favore degli altri. La liturgia quaresimale presenta Gesù in una prospettiva analoga: non sarà accettato il suo messaggio di perdono, di verità, di aiuto; ma egli non invocherà vendetta, perché offre la sua vita per tutti, senza distinzione. La sua salita verso Gerusalemme è l'ultima tappa verso la passione e il Calvario. Mentre i figli di Zebedeo (Giacomo e Giovanni) insistono per un futuro di potere e di dominio, Gesù ripete il significato della sua missione: bere il calice, cioè pagare di persona per i peccatori. Chi ambisce i primi posti, deve essere disposto ad offrire la propria vita in riscatto spirituale. Il mistero della Passione continua nella sua forza storica e teologica; secondo l'invito di S. Paolo, ognuno collabora a realizzare i frutti della Passione (Col.1, 24). Si può a buon diritto parlare di com-passione che si realizza laddove viviamo in profonda sintonia con il Signore. Nuovamente lo spirito della Quaresima è segnato dall'orientamento Cristologico; sarebbe riduttivo concentrarlo prevalentemente sullo sforzo moraleggiante.