Omelia (15-03-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici. Come vivere questa Parola? "E Dio disse". Così il libro della Genesi introduce Dio nello scenario biblico. Un Dio-Parola, un Dio che chiama e quindi appella a un "tu" che si ponga come ascolto, come risposta. E questo "tu" è l'uomo che quindi esiste, trova consistenza e pienezza solo ponendosi in atteggiamento di ascolto. Si comprende allora l'accorato appello rivolto a un popolo che si è volontariamente reso "sordo e muto": "Ascoltate la mia voce... perché siate felici!". Dio non ha bisogno della nostra "obbedienza", siamo noi che non possiamo sottrarci a quella voce che ci ha chiamato all'esistenza, senza autodistruggerci. Purtroppo, l'amara constatazione che segue: "Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla sua bocca" è di una sconcertante attualità. Il "sarete dei!" continua a lusingare le generazioni spingendole a sperimentare la propria "nudità". Si vuole bandire Dio dal proprio vissuto, se ne vuole tacitare la voce, rivendicando un'autonomia assoluta, e si sperimenta il non-senso. Non si riconosce Dio quale proprio Dio, e, di conseguenza, si perde la gioiosa consapevolezza di essere "il suo popolo", sorretto e guidato dal suo amore, in dialogo con Lui. A questo punto non c'è da invocare che qualcuno "stacchi la spina" per porre termine a un'esistenza divenuta insopportabile: l'abbiamo già staccata noi nel momento in cui abbiamo rifiutato di porci come risposta. Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò risuonare dentro di me questo appello di Dio, senza nascondermi dietro il narcotico di un'osservanza impersonale e legalista. Mi chiederò: Il mio ascolto di Dio è un lasciarmi interpellare in modo da porre personalmente una risposta responsabile e libera? "Le stelle brillano dalle loro vedette e gioiscono; egli le chiama e rispondono: «Eccoci!» e brillano di gioia per colui che le ha create" (Bar 3,34-35). Che io mi lasci da loro ammaestrare e trasformi la mia vita in un "sì" traboccante di gioia, o Signore! La voce di un Dottore della Chiesa Rendetevi conto che è bene udire la parola, ma è meglio ancora metterla in pratica. Se non l'ascolti e non passi all'azione costruisci una rovina. S. Agostino |