Omelia (16-03-2007)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Torna Israele al Signore tuo Dio [...]; ditegli [...]: "Non chiameremo più Dio nostro l'opera delle nostre mani, poiché presso di te l'orfano trova misericordia"

Come vivere questa Parola?
"Torna Israele", torna popolo cristiano, torna battezzato al tuo Dio... Sì, a me, a te è rivolto oggi questo invito. Io sono quell'Israele che si è smarrito dietro simulacri prodotti dal suo ingegno, che ha fatto della tecnologia, della scienza e di ogni prodotto delle proprie capacità il suo Dio. L'esaltante esperienza di sentirsi onnipotenti si è andata lentamente tramutando nell'umiliante asservimento a ciò che noi stessi avevamo prodotto: un Dio che non può salvare. È così che ci si è ritrovati "orfani" in un mondo divenuto ostile. Credevamo di poterlo dominare impunemente, di poterlo piegare ai nostri capricci e ci siamo scoperti impotenti, tragicamente esposti a forze che non riusciamo più a controllare. Ci rendiamo conto di correre verso la catastrofe, ma non riusciamo più a fermarci. Gli "idoli" ci schiavizzano! Vogliamo di più, sempre di più... E stiamo venendo meno in umanità. "Torna Israele!" riprendi con coraggio la via del ritorno. La casa di quel Padre che tu hai ripudiato, è sempre aperta. No, non sei più orfano nel momento in cui torni a pronunciare quel nome: , Sì, digli: "Padre ho peccato contro di te, mi sono avventurato per vie che mi portavano sempre più lontano, ma ora risento il tepore della tua casa, assaporo la gioia di ritrovarmi tra le tue braccia, perdonato, amato, infinitamente amato!". Perché continuare a correre dietro idoli di cui abbiamo sperimentato la falsità, l'impotenza? Perché attardarci, temendo forse di essere ormai inesorabilmente orfani? Alza lo sguardo: il Padre, "tuo" Padre è qui, chino su di te. Attende solo un tuo moto per stringerti nel suo amplesso.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, proverò ad individuare gli "idoli" che mi sono costruito. Cercherò poi di incrociare lo sguardo del Padre e mi tufferò tra le sue braccia, facendo mia la preghiera del figlio prodigo:

Abbà, Padre mio, ho peccato contro il cielo e contro di te. Non sono più degno di essere chiamato tuo figlio, ma so di poter ancora contare sul tuo cuore di Padre.

La voce dell'apostolo della "non violenza"
Il benessere è necessario, ma oltre un certo limite diventa un ostacolo. Dietro la creazione di bisogni illimitati si nasconde una trappola. La soddisfazione dei bisogni materiali deve avere dei limiti, altrimenti degenera in culto della materia. È il rischio che stanno correndo gli europei, e che avrà effetti devastanti se non compi-ranno un cambiamento radicale.
M.K Gandhi