Omelia (08-04-2007)
padre Paul Devreux


Pasqua.
Questa sera vi voglio raccontare una storia che ha dell'incredibile. Molti anni fa c'è stato un uomo che chiamavano Gesù, che faceva del bene a tutti e parlava di un Dio buono. Era talmente convincente che spaventava chi difendeva l'idea di un Dio severo e vendicativo, che l'hanno ammazzato. Già questo ha dell'incredibile, ma corre anche voce che sia risorto, perché questa volta il Padre si è arrabbiato veramente e non ha accettato che fosse morto, per cui lo ha risuscitato e qualcuno lo ha anche visto!

Lui però, non vuole che si sappia più di tanto, infatti non ha fatto apparizioni clamorose, non si è fatto vedere al tempio, perché ci tiene a lasciare la libertà a quelli che non lo vogliono, di crederlo morto. Così adesso abbiamo un doppio credo: chi lo crede morto e chi lo crede vivo. Sembra che Gesù lo faccia apposta per far si che ognuno possa aderire al credo che preferisce, quello che lo lascia più libero, perché a Lui interessa una cosa sola: smontare ogni falsa immagine di Dio che l'uomo si è costruito attraverso i secoli e la storia. Fare in modo che l'uomo non abbia più paura di Dio, a costo di negarne l'esistenza, perché meglio un Dio inesistente o morto, che un Dio mostro.

Gesù fa sapere che è risorto a chi si rallegra di questa notizia, ma rimarrà sempre solo una voce, niente di sicuro, affinché tutti possiamo crederci o no liberamente. Solo così diventiamo tutti liberi figli di Dio e non più schiavi della paura di un Dio giudice e castigatore.

Ma secondo voi Gesù era sicuro di risuscitare? Quando ne parlava ai suoi discepoli non era molto convincente. Di una cosa era convinto: della continua mano tesa di suo Padre ed è bene che sia così anche per noi. Non dobbiamo fare della risurrezione una bandiera, una consolazione, una compensazione o un premio; non usiamola come oppio per il povero; non funziona. Diamo piuttosto importanza alla buona notizia d'oggi, che è la mano tesa del Padre verso Gesù e verso di noi.

Il Cristiano non è uno che ne sa di più degli altri sull'aldilà. Non sa niente, solo una voce. Il Cristiano è colui che ha fiducia in Dio oggi e questo gli basta. Ciò che conta è scoprire che il nostro Dio è un Padre Buono, se poi riterrà buono averci con lui per la vita eterna, farà il necessario per renderlo possibile, come ha fatto con Gesù.