Omelia (14-04-2007) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura Fa fatica a imporsi la certezza della risurrezione di Gesù. I discepoli sono ancora "in lutto e in pianto" e non vogliono credere all'annunzio della Maddalena. Neppure gli undici credono, e sono rimproverati da Gesù per la durezza del loro cuore. Comunque l'evangelista conferma così che il risorto si è dapprima manifestato a persone o discepoli che vivevano più o meno ai margini del gruppo dei dodici. Gli apostoli, che non hanno subito creduto, sono gli ultimi a beneficiare di un apparizione del Signore. Sono loro i responsabili della struttura e dell'autenticità della fede cristiana, ma non sono necessariamente loro a farla nascere: raccolgono dove non hanno seminato (cf Gv 4, 37-38), vedono sorgere la fede dove non l'hanno predicata (cf At 8, 4-7; 11, 19-22). Tutti gli evangelisti fanno notare l'incredulità degli undici all'annuncio della risurrezione da parte delle donne; però la conclusione di Marco è l'unica a fare allusione alla loro mancanza di fede a quanto dicevano i discepoli di Emmaus. Ciò nonostante, agli apostoli increduli Cristo affida la responsabilità della missione, costituendoli punti di riferimento della fede in vista del giudizio. Gli apostoli hanno la missione di predicare il vangelo, cioè Gesù risorto, a tutte le creature. Anche a noi cristiani, Cristo ci affida la stessa missione, è una necessità. |