Omelia (22-04-2007)
LaParrocchia.it
E’ il Signore!

L'evento eccezionale della Risurrezione del Maestro riscalda i cuori degli Apostoli e li riempie di gioia e di speranza. Ma i primi incontri con Lui non danno ancora quella forza necessaria per andare sulle strade del mondo e annunciare a tutti che Gesù di Nazareth è risorto. Infatti, gli Apostoli, chiusi nella loro incertezza e debolezza, ritornano al loro consueto lavoro: pescatori. Eppure, il Maestro li aveva costituiti pescatori di uomini e loro ritornano a pescare dei pesci. Lo sconforto e lo scoraggiamento ora è più forte della gioia della Risurrezione. Ma il Risorto non li lascia soli, interviene e li invita a riprendere quel cammino che gli aveva indicato: "gettate le reti". Basta una parola e poi segue la fede.

Quella fede semplice che si lascia abbandonare nelle mani del Signore e che fa gridare il suo nome. Quella fede che fa ritornare la forza di credere attorno al cibo; un cibo disceso dal cielo. Esclamano: "E' il Signore!" Quanti oggi non trovano più la forza per gridare il nome del Signore, quanti con il cuore indurito non si abbandonano più alla fede.
Signore, aiuta l'umanità a gridare nuovamente il tuo nome!

Il Signore conferma Pietro, dopo il rinnegamento, con una triplice confessione di fede.
La domanda di Gesù possiamo farla nostra e ripetercela di continuo per confermare anche la nostra fede nel Risorto. Non solo questo, ma anche confermare il nostro assenso in Pietro o meglio nella Chiesa. Si la Chiesa, della quale facciamo parte in quanto battezzati e non tanto disponibile a vivere come Chiesa.
Il Risorto confermi la nostra fede in Lui e la nostra adesione alla Chiesa.
Buona domenica a tutti.