Omelia (25-04-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Pt 5,5 Dalla Parola del giorno Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perché Dio resiste ai superbi, ma dà grazia agli umili. Come vivere questa Parola Questa lettera dell'apostolo Pietro, da cui è tratto il brano che la liturgia propone in questa festa dedicata all'evangelista Marco, ricorda ai credenti in Gesù due realtà fondamentali: * il battesimo, inizio di una nuova vita, è sorgente d'impegno; * l'attesa della seconda venuta di Gesù è fonte di gioia nonostante le difficoltà che si devono affrontare per rendere testimonianza al vangelo. La lettera si conclude con delle esortazioni tra le quali troviamo l'invito alla reciproca sottomissione. Pietro testimone autorevole della passione di Gesù si rivolge agli anziani perché si occupino della comunità con un impegno sincero e generoso, li mette in guardia dall'abuso di potere, dall'avidità di guadagno. L'apostolo poi si rivolge, in modo affettuoso, a tutti i fedeli, i primi ad essere interpellati sono i giovani. Nelle parole di Pietro possiamo riconoscere l'eco di alcuni salmi e l'insegnamento di Gesù. Innalzare gli umili e resistere ai superbi è una delle caratteristiche costanti del modo di agire di Dio. Ciò che non ha valore agli occhi del mondo è prezioso per Dio Gli inviti di Pietro sono più che mai attuali basta pensare a come viene esercitato il potere nelle società attuali. Nella politica, ad esempio, spesso chi detiene il potere dimentica l'impegno etico. In diversi ambiti della vita sociale si assiste alla frequente emarginazione dei giovani da parte del mondo degli adulti. Il dialogo tra generazioni diverse appare difficile proprio per la mancanza di reciproca comprensione, potenziamento, fiducia. Nella pausa contemplativa di oggi chiederò il dono di saper guardare alla realtà con gli occhi di Dio, e di camminare sulla via dell'umile amore che tutto spera e di tutti ha fiducia. Parole antiche per i nostri giorni Sii magnanimo, misericordioso, senza malizia, tranquillo, buono e temi sempre le parole che hai udito. Non ti innalzerai, né consegnerai la tua anima all'insolenza. La tua anima non si unirà agli alteri, ma frequenterai i giusti e gli umili. Accoglierai come beni gli eventi che ti accadono, sapendo che senza Dio non avviene nulla. Didaché |