Omelia (05-05-2007)
Monaci Benedettini Silvestrini
Chi vede me, vede il Padre

Gesù è trasparenza del Padre. Coloro che hanno visto Gesù risorto possono affermarlo con una convinzione che nasce in loro da un'esperienza unica. L'affermazione di Cristo: "chi vede me, vede il Padre", assume quindi nel tempo pasquale la forza della testimonianza dei discepoli stessi. Non è la potenza! E' l'amore del Padre che irradia dal volto del Cristo. Non più momentaneamente trasfigurato, ma raggiante di risurrezione per sempre. Quando poi Gesù andrà al Padre i discepoli non saranno lasciati soli; e la loro preghiera diventerà efficace per l'intercessione di Gesù. Grazie a lui potranno fare miracoli ancora più grandi dei suoi. Cristo ci ha redenti con la croce, gli Apostoli diffondono il messaggio della risurrezione con la persecuzione. È il segno che accompagna per sempre la chiesa. Purtroppo qualche volta sono le "persone pie" che fanno più soffrire l'autentica chiesa. Ecco le "nobili donne credenti in Dio" e i potenti della città farsi facile strumento di rigetto della Parola. Ma bisogna che il sacramento si manifesti per, poi, "portare molto frutto". Solo con questa pratica si può giungere alla vita eterna.