Omelia (10-05-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò, perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome. Come vivere questa Parola? In filigrana lo snodarsi della storia in un alternarsi di luci e di ombre. Un progetto d'amore che l'attraversa e trasfigura. Una volontà, direi quasi ostinata, di ricondurre tutti alla gioia di un incontro con il Dio della vita. È la trama di amore di cui sono intessuti anche i nostri giorni. Protagonista ne è Dio: è Lui che ritorna, riedifica, ripara. Ma non opera da solo, coinvolge un popolo che divenga nel mondo segno della sua presenza operante, strumento di salvezza per tutte le genti. Una vocazione che da Israele passa alla Chiesa, e coinvolge ciascuno di noi. L'infedeltà è sempre in agguato, con le sue rovinose conseguenze. La "tenda di Davide", spoglia del suo splendore, può sembrare irrimediabilmente perduta. Ma Dio non rinuncia al suo disegno di amore. Nella persona di Gesù, torna a riedificare, riparare, rialzare, perché dalle macerie di un passato rovinoso risorga la vita. Un fluire di "vita più" che dalla "tenda di Davide", da ogni autentico seguace di Cristo, si effonda su tutte le genti. Così oggi come ieri. Sì, anche sulle macerie della nostra epoca torna a posarsi restauratrice la mano di Dio. Rovine di una società smarrita, di una Chiesa in cui perdura lo scandalo della divisione, del peccato, della controtestimonianza. Detriti di vite che hanno calpestato il loro battesimo o che lo hanno annacquato svuotandolo della sua forza contestatrice. Relitti di vocazioni sacerdotali e religiose pesantemente afflosciate su se stesse... L'evento pasquale, il soffio vivificante della Pentecoste ci ricordano che il Signore "ritorna" ogni giorno per rilanciarci nella gioiosa avventura della sua sequela. No, non c'è spazio per lo scoraggiamento! I nostri "rottami" possono gridare, a una società oppressa dal non-senso, che l'amore di Dio può ridare vita alle ossa ormai inaridite di chi giace nelle ombre di morte. Oggi, nella mia pausa contemplativa, paragonerò la mia vita alla "tenda di Davide". Che ne ho fatto della mia "regalità"? Che cosa deve essere "riparato" in me? Esporrò quindi le mie "macerie" al soffio vivificante dello Spirito perché in me torni a fluire una vita nuova testimoniante al mondo il trionfo dell'Amore di Dio. Spirito Santo, dono del Risorto, vieni a riparare i guasti di una vita non sempre conforme al volere di Dio. Vieni, perché tutto in me gridi l'Amore traboccante di Dio, il suo trionfo sullo stesso peccato, da cui fa nuovamente zampillare la vita. La voce di un testimone Dio che ama gli umili, i deboli e i piccoli, non abbandonerà questo mondo. E' lui la forza della nostra debolezza! Helder Camara |