Omelia (30-05-2007) |
mons. Vincenzo Paglia |
La richiesta dei due discepoli è in stridente contrasto con quanto Gesù ha appena confidato ai discepoli. Ma tutti sappiamo bene quanto l'amore per se stessi (la filautìa, come dicono i Padri) renda sordi e duri di cuore. La richiesta dei due fratelli, che seguono Gesù dalla prima ora, sembra infatti avere buone motivazioni. Essi non vogliono onore, ma un effettivo potere: sedere, appunto, alla sua destra e alla sua sinistra. Al termine della vita di Gesù, saranno due ladroni a stare alla sua destra e alla sua sinistra! Il battesimo che Gesù deve ricevere è l'immersione piena nella morte con la discesa negli inferi, ossia nel più profondo del dolore umano. Questa via tracciatagli fin dall'inizio era stata da lui accettata totalmente. I due discepoli, seguendo la logica del mondo, pensano sia sufficiente far parte del gruppo per ottenere gli onori conseguenti. Per Gesù l'onore nasce da un'altra logica: quella dell'amore che non conosce alcun limite. E' qui il primato evangelico dell'amore. Per questo Gesù, intervenendo nella disputa sorta tra i discepoli, si allontana dal metro di giudizio del mondo e afferma: "Tra voi non è così". La sua via è opposta: "Chi vuol essere il primo sia il servo di tutti". E lo mostra con il suo stesso esempio: "il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire". |