Omelia (18-05-2007) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Mentre Paolo era a Corinto, una notte in visione il Signore gli disse: " Non aver paura, ma continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male, perché io ho un popolo numeroso in questa città." Come vivere questa Parola? La comunità di Corinto non è stata tenera con Paolo. Quanto si sa dalle lettere dell'Apostolo rivela una realtà dura, aggressiva, che a volte lo ferisce nel profondo, lo accusa. E' necessario l'intervento diretto del Signore che lo rincuori e gli dia la certezza che non gli capiterà nulla di male. Dio stesso ha evangelizzato gli animi di molti e può contare su " un popolo numeroso" nella città. In genere, Paolo è audace, riesce a cavarsela con la sua logica di ferro e con le convinzioni di fede di uno che ha incontrato Cristo e ne è rimasto abbagliato. Eppure c'è anche per lui la notte, una buia notte di Corinto, la città dove la sua parola sembra non avere avuto echi e da dove, a volte, vorrebbe andarsene, senza più fare ritorno. Ecco allora " in visione il Signore" gli parla e gli ripete quella parola che tante volte ha detto ai dodici " Non aver paura....io sono con te ". Questa presenza confortante di Gesù indurrà l'apostolo a continuare l'annuncio del messaggio di Cristo. Non solo. Paolo riuscirà a scorgere stelle nella sua comunità, come aveva fatto Balam di fronte alle tende lacere nell'accampamento d'Israele. I cristiani di Corinto sono la sua lettera, la lettera scritta da Cristo stesso. Questa metafora è l'esito buono della sua paternità difficile in una città materialista e tesa verso il piacere. Una lettera così efficace che Paolo l'assume come sua difesa, a prova della sua onestà. Questi sono i cristiani che l'apostolo ha evangelizzato, anzi, quelli che Cristo stesso ha educato e sono diventati trasparenza di Colui che è Via, Verità, Vita. Nella pausa di questa giornata, chiederò al Signore il suo Spirito affinché possa cantare così: Questa notte non è più notte davanti a me. Il buio come luce risplende! La voce di un testimone del nostro tempo Paolo incomincia a diventare un pastore secondo il cuore di Cristo dopo quindici anni di fatiche e sofferenze. Lo diventa per dono di Dio, non per sua conquista. Riconoscere che Dio nella sua misericordia ci trasfigura è la metodologia fondamentale. Carlo Maria Martini |