Omelia (28-05-2007)
Monaci Benedettini Silvestrini
Vendi tutto e... seguimi!

L'invito che Gesù rivolge al giovane che chiede: - Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?, è rivolto anche a noi tutti. Già nella prima lettura il Siracide ci richiama alla nostra povertà mettendo a confronto la vita dell'uomo con le realtà più grandi che pure sono effimere. Siamo solo polvere e cenere. Dinanzi a questa realtà umana si fa strada un'altra realtà che è quella che il giovane sente nel suo cuore come un anelito insopprimibile: Quella della vita eterna! Esiste allora un'altra vita per la cui conquista vale la pena lasciare tutto, anche le cose alle quali possiamo essere più affezionati. Purtroppo il giovane, che pure si presentava così ben disposto, alla proposta di Gesù oppone un rifiuto silenzioso: Se ne va afflitto perché aveva molti beni... Quale pericolo corriamo tutti noi! Non bastano le buone intenzioni per rapire il regno di Dio, occorre farsi violenza. Ci aiuti il Signore ad accogliere con riconoscenza ogni sua proposta di amore e di salvezza.