OMELIE
Venerdì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
a cura di Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 09-02-2024)

Commento su Mc 7, 31-37
Come vivere questa Parola? Siete mai riusciti a contenere una gioia grande? Credo sia impossibile. Quando si sperimenta la gioia siamo incontenibili, non riusciamo a stare fermi e vorremmo gridarla al mondo intero. La gioia è contagiosa. Ed è un po' quello che ci descrive l'evangelista Marco nel Vangelo di oggi: un sordomuto riacquista l'udito e la parola ...
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don Domenico Bruno - (Omelia del 09-02-2024)

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don Giampaolo Centofanti - (Omelia del 09-02-2024)

Qui Gesù è in pieno territorio della Decapoli. Ossia proprio dove era stato mandato via per l'indemoniato guarito ed il branco di porci finito nel burrone. Ora la fede, grazie alla testimonianza di quel risanato, è divenuta in alcuni così profonda che chiedono a Gesù di imporre le mani su un sordomuto. Imporre, ossia si mettono completamente nelle sue m ...
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don Carlo Occelli - (Omelia del 10-02-2023)

Commento al Vangelo 10 febbraio 2023
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don Domenico Bruno - (Omelia del 10-02-2023)

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don Nicola Salsa - (Omelia del 10-02-2023)

Ritornare ad ascoltare (Mc 7,31-37)
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don Domenico Bruno - (Omelia del 11-02-2022)

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Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava corre ...
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don Carlo Occelli - (Omelia del 11-02-2022)

Commento al Vangelo 11 febbraio 2022
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don Nicola Salsa - (Omelia del 11-02-2022)

Gesù ha fatto bene ogni cosa (Mc 7,31-37)
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IlCenacoloWebTv - (Omelia del 11-02-2022)

Venerdì - V settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
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Monaci Benedettini Silvestrini - (Omelia del 11-02-2022)

Effatà, apriti!
"Gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano". L'episodio, a cui si riferisce il vangelo odierno non ha nulla a che fare con i fratelli e le sorelle che vivono questo tipo di infermità fisica, perché ci sono molte persone in odore di santità proprio tra coloro che passano la vita con questo tipo di diversità fisica. Ciò non significa che ...
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don Domenico Bruno - (Omelia del 12-02-2021)

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don Carlo Occelli - (Omelia del 12-02-2021)

Commento al Vangelo 12 febbraio 2021
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don Marco Scandelli - (Omelia del 12-02-2021)

#2minutiDiVangelo Venerdì 5 T.O. Ti ricordi quella volta in cui Gesù baciò addirittura un uomo?
Commento al Vangelo del Venerdì della V settimana del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Mc 7 31-37 ---- Fra tutti, Gesù incontra un sordomuto. Altri glielo presentano e gli chiedono il miracolo. Gesù però cerca una relazione più intima con lui, una relazione che lui stesso possa capire, nonostante la s ...
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don Nicola Salsa - (Omelia del 08-02-2021)

La parola dona vita (Mc 7,31-37)
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 15-02-2019)

Commento su Mc 7,31-35
«Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 09-02-2018)

Commento su Mc 7,33-36
"E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando verso il cielo, emise un sospiro e disse: "Effatà" cioè: "Apriti". E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente." ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 10-02-2017)

Commento su Mc 7, 32-34
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà» Mc 7, 32-34 Come vivere questa Parola? Gesù liberamente ha sconfinato in terra pagana a Tiro e Sidone per ...
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Paolo Curtaz - (Omelia del 13-02-2015)

Il sordomuto, per essere guarito, è portato lontano dalla folla. Marco, nel suo Vangelo, lascia intendere che il villaggio, la gente, la folla sono un elemento negativo, che impedisce la guarigione. Gesù preferisce un rapporto diretto, personale, cuore a cuore per poter entrare in relazione intima e profonda con il malato. Ha ragione: siamo pesantemente in ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 13-02-2015)

Commento su Mc 7, 32-35
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: " Effatà", cioè: "Apriti!". E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava corretta ...
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Paolo Curtaz - (Omelia del 10-02-2012)

Commento su Marco 7,31-37
Fa bene ogni cosa, il Signore Gesù, allora come oggi. Fa parlare i muti e udire i sordi. Noi, sordi ai richiami di Dio, storditi dalle troppe informazioni che abbiamo, travolti dagli impegni, dalle chiacchiere televisive, dai comizi, dagli opinionisti. E resi muti in un mondo che non sa ascoltare e che ci fa diventare delle fotocopie, che ci obbliga a schie ...
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Monaci Benedettini Silvestrini - (Omelia del 10-02-2012)

Ha fatto bene ogni cosa
Chiunque incontra Cristo con fede diventa nuova creatura, ed illuminato e salvato, non può fare altro che narrare quanto per lui il Signore ha fatto. È il caso del sordomuto del vangelo di oggi, e dovrebbe essere il caso di ognuno di noi battezzati e toccati nel battesimo alle orecchi e alle labbra. Ma noi lo abbiamo dimenticato o lo dimentichiamo spesso. ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 10-02-2012)

Commento su Primo Re 11,31-32
Ecco, strapperò il regno dalla mano di Salomone e ne darò a te dieci tribù. A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele. 1Re 11,31-32 Come vivere questa Parola? L'allontanamento dal Signore è sempre accompagnato dall'allontanamento dagli altri non più consid ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 11-02-2011)

Dalla Parola del giorno Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male. Come vivere questa Parola? Nell'armonia del cosmo, instaurata con la creazione, viene a immettersi un elemento di disturbo: la diffidenza instillata nel cuore della donna dalla subdola insinuazione del mali ...
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don Luciano Sanvito - (Omelia del 12-02-2010)

"Effata"
"Effata" Aprire il cuore e la mente, avere l'anima aperta al progetto di Dio, avviene attraverso il tocco dello Spirito: "...emise un sospiro...". "Effata" Richiama la chiusura del cuore, della mente e dell'anima, che necessita dell'intervento di un gesto concreto e ricreativo da parte di Dio. Ecco il porre le dita negli orecchi e la saliva con la ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 12-02-2010)

Commento su Marco 7,34
Dalla Parola del giorno "... guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: Effatà, cioè: Apriti! ". Come vivere questa Parola? "Apriti", forse la parola che esprime di più la missione di Gesù fra di noi. Egli si è incarnato per aprirci a Dio, per aprire le orecchie alla Parola, per aprire menti e cuori alla conversione, per aprire ...
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padre Lino Pedron - (Omelia del 12-02-2010)

Nel territorio della Decapoli (che significa "dieci città") portano a Gesù un uomo sordo e muto, supplicandolo di imporgli le mani. Gesù conduce quest'uomo in disparte dalla folla, mette della saliva nelle orecchie e gli tocca la lingua; poi alzando gli occhi al cielo emette un sospiro e dice: "Effatà" cioè "Apriti". La citazione in lingua aramaica vuol ...
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Paolo Curtaz - (Omelia del 13-02-2009)

Devono tacere i miracolati, devono stare zitti, far finta di niente. Misterioso atteggiamento del Maestro che non vuole suscitare un movimento basato sul sensazionalismo, saggia decisione di Gesù che, allora come oggi, sa che il miracolo è la conversione del cuore, non il fatto in sé. Comprensibile atteggiamento di Pietro che suggerisce a Marco cosa scriv ...
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don Luciano Sanvito - (Omelia del 13-02-2009)

Ricreazione
" EFFATA' " E' la parola di Gesù che pone in atto una nuova creazione. Ricrea la persona che si era persa nella creazione. Ridona il senso dell'udito là dove era venuto meno. Riapre la parola là dove si era richiusa nel nulla. E' davvero una ricreazione delle realtà umane. Ma il sordomuto non è altro che il segno del salvato. Chi incontra G ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 13-02-2009)

Commento su Gen3,5-6
Dalla Parola del giorno "Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare la saggezza." Come vivere questa Parola? Le pagine della Genesi si aprono su uno scenario di armoni ...
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a cura dei Carmelitani - (Omelia del 13-02-2009)

1) Preghiera Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per il nostro... 2) Lettura Dal Vangelo secondo Marco 7,31-37 In quel tempo, di ritorno dalla regione di Tiro, Gesù passò per Sidone, dirigendosi ...
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Monaci Benedettini Silvestrini - (Omelia del 13-02-2009)

Ha fatto bene ogni cosa
Chiunque incontra Cristo con fede diventa nuova creatura, e illuminato e salvato, non può fare altro che narrare quanto per lui il Signore ha fatto. È il caso del sordomuto del vangelo di oggi e dovrebbe essere il caso di ognuno di noi, battezzati e toccati nel battesimo alle orecchi e alle labbra in segno di "Effatà". Ma noi lo abbiamo dimenticato o lo d ...
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Monaci Benedettini Silvestrini - (Omelia del 09-02-2007)

Il serpente antico: Non morirete affatto
Ogni tentazione è una misconoscenza di Dio. Il serpente della prima lettura di oggi, il tentatore antico, dà una falsa idea di Dio, la suggerisce abilmente: Dio è geloso, è nemico della libertà, è nemico della conoscenza. Comincia esagerando le leggi poste da Dio: «E vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». Così in ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 09-02-2007)

Dalla Parola del giorno Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». Come vivere questa Parola? Dentro un linguaggio figurato dove la suggestività dell'immagine è a servizio di un più profondo conoscere le realt ...
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mons. Vincenzo Paglia - (Omelia del 09-02-2007)

Gesù continua a comunicare il Vangelo in territorio pagano. Ed anche qui accadono scene analoghe a quelle che si vedevano in Galilea. Il Vangelo, in effetti, si può (si deve) annunciare ovunque. Potremmo dire, anzi, che è atteso da tutti i popoli, da tutte le culture, da tutti gli uomini. Il passaggio di Gesù continua a creare anche in territorio pagano ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 10-02-2006)

Dalla Parola del giorno Achia afferrò il mantello nuovo che indossava e lo lacerò in dodici pezzi. Come vivere questa Parola? La prima lettura della liturgia odierna presenta l'imminente scisma che porterà Geroboamo a regnare su dieci tribù di Israele. Il profeta Achia ne trasmette l'annuncio ricorrendo a un gesto simbolico carico di significato. E ...
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Monaci Benedettini Silvestrini - (Omelia del 10-02-2006)

Ha fatto bene ogni cosa
Chiunque incontra Cristo con fede diventa nuova creatura, ed illuminato e salvato, non può fare altro che narrare quanto per lui il Signore ha fatto. È il caso del sordomuto del vangelo, e dovrebbe essere il caso di ognuno di noi battezzati e toccati nel battesimo alle orecchi e alle labbra. Ma noi lo abbiamo dimenticato o lo dimentichiamo spesso. Esortiam ...
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mons. Vincenzo Paglia - (Omelia del 10-02-2006)

Gesù continua a comunicare il Vangelo in territorio pagano. Ed anche qui accadono scene analoghe a quelle che si vedevano in Galilea. Il Vangelo, in effetti, si può (si deve) annunciare ovunque. Potremmo dire, anzi, che è atteso da tutti i popoli, da tutte le culture, da tutti gli uomini. Il passaggio di Gesù continua a creare anche in territorio pagano ...
(continua)

Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 13-02-2004)

Dalla Parola del giorno Portando in disparte lontano dalla folla un sordomuto, Gesù gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: "Effatà", cioè "Apriti". Come vivere questa parola? Procedendo nel suo itinerario missionario, dopo aver guarito la figlioletta della donna ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 14-02-2003)

Dalla Parola del giorno Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». Come vivere questa Parola? Questa pericope è uno spioncino rosso. Ci aiuta a capire che ogni tentazione ha, come accensione d'avvio, un'idea fal ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 09-02-2001)

Dalla Parola del giorno Il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male. Come vivere questa Parola? Alle origini, nel cuore di questo immaginifico racconto, è il senso profondo della tentazione e della caduta. Satana non s ...
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Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 11-02-2000)

Commento su Mc 7,33-35
Dalla Parola del giorno "Gesù disse: "EFFATÀ" cioè "APRITI". E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente". Come vivere questa Parola? "Effatà" è la parola-chiave con cui Gesù, il Comunicatore del Padre, rompe interamente la sordità e l'essere muto di un uomo murato vivo nella sua impossibilit ...
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