IL TEMPO DI
NATALE
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1 -
Natale-Epifania
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2 - I
temi
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1 - Natale-Epifania
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"Natale, Natale" era,
sul finire del Medioevo, un grido di
gioia, una delle acclamazioni preferite
della folla esultante.
I due poli che
racchiudono il tempo di Natale
costituiscono un segno di comunione fra le
Chiese d'Oriente e d'Occidente,
perché l'Epifania è una
delle festività che l'Oriente
celebra con più solennità:
è stata istituita alla fine
dell'era delle persecuzioni per
commemorare la manifestazione del Signore
nella carne (Epifania significa:
apparizione, illuminazione,
manifestazione, chiarezza, ed è
vicina al termine teofania); la
festività è centrata sulle
tre manifestazioni di Gesù nel
mondo: l'adorazione dei Magi, la teofania
del battesimo e il primo miracolo a Cana,
su sollecitazione della Vergine; la
festività del Natale è stata
istituita in Occidente più o meno
alla stessa epoca, ma per commemorare la
nascita nella grotta a Betlemme. La Chiesa
d'Oriente ha ripreso la festività
del Natale dall'Occidente; la Chiesa
d'Occidente ha ripreso l'Epifania
dall'Oriente, conservandone il nome greco,
ma ciascuna delle due metà della
Chiesa conserva le sue preferenze.
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2 - I temi
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Il tempo di Natale
comincia con l'apertura della
festività, la sera della vigilia
del 25 dicembre, e arriva fino alla
domenica che segue l'Epifania, dedicata
alla commemorazione del Battesimo del
Signore. Nella liturgia latina, Natale
è la celebrazione della gioia
dell'Incarnazione, ma in relazione con
l'eterna nascita (la generazione senza
inizio) del Verbo di Dio che era presso il
Padre. Di qui l'importanza data al prologo
di san Giovanni.
Per l'Epifania,
l'Occidente ha conservato dell'Oriente
soprattutto la manifestazione ai pagani
nell'adorazione dei Magi, dal momento che
la celebrazione del battesimo è
oggetto di una festività
particolare. Gli aspetti umani del
mistero, divenuti tanto cari all'Occidente
(celebrazione dell'infanzia, della
maternità divina, adorazione dei
pastori, mistero della Santa Famiglia)
hanno ciascuno il proprio posto,
così come la commemorazione del
massacro degli innocenti e le molte
festività dei santi (santo Stefano,
san Giovanni Evangelista).
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