Domenica 18 Agosto 2024
XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde    BO200 ;

Liturgia In natura, non ci può essere vita senza nutrimento. Il cibo, di origine vegetale o animale, di cui ci nutriamo, è stato vivente prima di essere consumato per mantenere in vita un altro essere, cioè noi.
Oggi, nel brano del Vangelo secondo Giovanni, Gesù affronta questo dato di fatto essenziale della nostra condizione umana, rovesciandone l’ambito di applicazione: noi dobbiamo nutrirci di lui stesso, della sua carne e del suo sangue, se vogliamo cominciare a conoscere la pienezza della vita. Mangiando la sua carne e bevendo il suo sangue, noi ci nutriamo come non si potrebbe fare nell’ambito fisico.
Noi viviamo così per sempre: il cibo è diverso, così come diversa è la vita che esso ci dà. Questo nuovo tipo di cibo ha, sul credente, un effetto immediato (“ha la vita eterna”) ed è, nello stesso tempo, una promessa per il futuro (“e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”).
Quando ci nutriamo del cibo naturale, siamo integrati nel ciclo biologico; per mezzo della trasformazione delle leggi biologiche, invece, riceviamo la vita divina, siamo introdotti nella vita stessa di Dio. Come ciò che mangiamo e beviamo, assimilato, diventa parte di noi, così, ricevendo nel sacramento la carne e il sangue di Cristo, veniamo “incorporati” in lui.

Antifona d'ingresso

O Dio, nostra difesa,
guarda il volto del tuo consacrato.
Per me un giorno nel tuo tempio
è più che mille altrove. (Cf. Sal 83,10-11)

Colletta

O Dio, che hai preparato beni invisibili
per coloro che ti amano,
infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore,
perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa,
otteniamo i beni da te promessi,
che superano ogni desiderio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
O Dio, che sostieni il tuo popolo
con il pane della sapienza
e in Cristo tuo Figlio lo nutri con il vero cibo,
donaci l'intelligenza del cuore
perché, camminando sulle vie della salvezza,
possiamo vivere per te, unico nostro bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima lettura
Pr 9,1-6
Mangiate il mio pane, bevete il vino che vi ho preparato.

Dal libro dei Proverbi

La sapienza si è costruita la sua casa,
ha intagliato le sue sette colonne.
Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino
e ha imbandito la sua tavola.
Ha mandato le sue ancelle a proclamare
sui punti più alti della città:
«Chi è inesperto venga qui!».
A chi è privo di senno ella dice:
«Venite, mangiate il mio pane,
bevete il vino che io ho preparato.
Abbandonate l’inesperienza e vivrete,
andate diritti per la via dell’intelligenza».

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Venite, figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene?

Custodisci la lingua dal male,
le labbra da parole di menzogna.
Sta’ lontano dal male e fa’ il bene,
cerca e persegui la pace.

Seconda lettura
Ef 5,15-20
Sappiate comprendere qual è la volontà del Signore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, fate molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore.
E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.

Parola di Dio

Canto al Vangelo

Gv 6,56

Alleluia, alleluia.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue,
dice il Signore, rimane in me e io in lui.
Alleluia.

Vangelo

Gv 6,51-58
La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Nutriti dalla Parola di Dio e invitati alla sua mensa, offriamo con fiducia al Signore le nostre preoccupazioni e quelle dei nostri fratelli. Lui, che conosce tutto della nostra vita, saprà ascoltare la nostra preghiera.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

1. Per il Papa e i vescovi: continuino a offrire agli uomini la sapienza di Dio e ad invitare i cristiani a nutrirsi della sua Parola e dell'Eucaristia, preghiamo.
2. Per tutti i cristiani: la mensa del mondo è spesso più allettante di quella di Dio. Preghiamo perché abbiano il coraggio di non attaccare il cuore agli idoli della terra, ma di impegnarsi in una vera vita cristiana, preghiamo.
3. Per quanti hanno responsabilità politiche e civili: non si preoccupino di rafforzare il benessere di pochi, ma di aiutare le persone prive del necessario, nelle quali Cristo soffre e muore, preghiamo.
4. Per la nostra comunità: l'Eucaristia ci faccia sentire uniti a Gesù, uniti tra di noi, uniti a coloro che tutti gli uomini dimenticano, preghiamo.

O Padre, bontà infinita, ti ringraziamo di averci nutriti con la Parola e l'Eucaristia. Concedici di avere sempre fame di ciò che è veramente necessario, e di essere sensibili ai poveri in cui Gesù continua a soffrire. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte

Accogli, o Signore, i nostri doni
nei quali si compie il mirabile scambio
tra la nostra povertà e la tua grandezza,
perché, offrendoti il pane e il vino che ci hai dato,
possiamo ricevere te stesso.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione. (Sal 129,7)

Oppure (Anno B):
Dice il Signore: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno». (Gv 6,51)

Preghiera dopo la comunione

O Dio, che in questo sacramento
ci hai fatti partecipi della vita di Cristo,
ascolta la nostra umile preghiera:
trasformaci a immagine del tuo Figlio,
perché diventiamo coeredi della sua gloria nel cielo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Omelie
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