Lunedì della V settimana di Pasqua

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco    EP051 ;

Giacobbe amava Rachele e, per fare di lei la sua sposa, fu disposto a servire il suocero Labano per sette anni, che “gli sembrarono pochi giorni tanto era il suo amore per lei” (Gen 29,20). Ingannato da Labano, fu disposto a servire per altri sette anni. La carità “tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (1Cor 13,7). La profonda convinzione e la perseveranza sono i segni del vero amore.
Nel Vangelo di oggi, nostro Signore ripete questo concetto almeno tre volte: se uno lo ama, osserverà la sua parola, le sue parole e i suoi comandamenti. Osservare i suoi comandamenti (riassunti in quello dell’amore), osservare le sue parole (cioè il suo insegnamento trasmesso dalla Chiesa), è possibile solo se osserviamo la sua parola, in particolare quando la Parola del Padre si è impossessata dei nostri cuori (sant’Agostino).
È l’opera dello Spirito Santo, l’amore fra il Padre e il Figlio, che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dei sacramenti. Come la missione del Figlio ha avuto per effetto di condurci presso il Padre, così la missione dello Spirito Santo ha per effetto di condurci al Figlio (san Tommaso d’Aquino). È proprio lo Spirito Santo che ci rende capaci di affrontare ogni cosa per Cristo. Vieni, Spirito Santo!

Antifona d'ingresso

È risorto il buon pastore
che ha dato la vita per le sue pecore,
e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.

Colletta

La tua mano, o Padre,
protegga sempre questa famiglia,
perché, liberata da ogni male
per la risurrezione del tuo Figlio unigenito,
con il tuo aiuto possa camminare sulle tue vie.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima lettura
At 14,5-18
Vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, a Icònio ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei con i loro capi di aggredire e lapidare Paolo e Bàrnaba; essi lo vennero a sapere e fuggirono nelle città della Licaònia, Listra e Derbe, e nei dintorni, e là andavano evangelizzando.
C’era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio sin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: «Àlzati, ritto in piedi!». Egli balzò in piedi e si mise a camminare. La gente allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: «Gli dèi sono scesi tra noi in figura umana!». E chiamavano Bàrnaba «Zeus» e Paolo «Hermes», perché era lui a parlare.
Intanto il sacerdote di Zeus, il cui tempio era all’ingresso della città, recando alle porte tori e corone, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla. Sentendo ciò, gli apostoli Bàrnaba e Paolo si strapparono le vesti e si precipitarono tra la folla, gridando: «Uomini, perché fate questo? Anche noi siamo esseri umani, mortali come voi, e vi annunciamo che dovete convertirvi da queste vanità al Dio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che tutte le genti seguissero la loro strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge per stagioni ricche di frutti e dandovi cibo in abbondanza per la letizia dei vostri cuori». E così dicendo, riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Non a noi, Signore, ma al tuo nome dà gloria.

Non a noi, Signore, non a noi,
ma al tuo nome da’ gloria,
per il tuo amore, per la tua fedeltà.
Perché le genti dovrebbero dire:
«Dov’è il loro Dio?».

Il nostro Dio è nei cieli:
tutto ciò che vuole, egli lo compie.
I loro idoli sono argento e oro,
opera delle mani dell’uomo.

Siate benedetti dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
I cieli sono i cieli del Signore,
ma la terra l’ha data ai figli dell’uomo.

Canto al Vangelo

Gv 14,26

Alleluia, alleluia.
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa,
dice il Signore,
e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.
Alleluia.

Vangelo

Gv 14,21-26
Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome vi insegnerà ogni cosa.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

(Dall'Orazionale CEI 2020)
Nella risurrezione di Cristo Dio Padre ha inaugurato la creazione nuova. Rivolgiamo a lui la nostra preghiera perché, anche nelle sofferenze e nelle attese del nostro tempo, si manifestino segni di rinnovamento.
Preghiamo insieme e diciamo: Venga il tuo regno, Signore.

1. Per la santa Chiesa: nessuna minaccia o lusinga la trattenga dall’annunciare con franchezza la parola di vita a tutti gli uomini. Preghiamo.
2. Per i ministri della Chiesa, soprattutto per quelli che operano dove la libertà religiosa viene ostacolata: confidino sempre nel nome di Cristo e sperimentino la sua potente opera di liberazione. Preghiamo.
3. Per i governanti delle nazioni: aperti alle ispirazioni dello Spirito, costruiscano un mondo rispettoso del valore della vita e della dignità dell’uomo. Preghiamo.
4. Per quanti soffrono a causa della persecuzione, della malattia, della solitudine: uniti al sacrificio di Cristo, si aprano alla speranza della risurrezione futura. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti in assemblea: illuminati dalla parola di Dio e nutriti dal Corpo e dal Sangue di Cristo, possiamo tornare alle nostre quotidiane occupazioni trasformando la vita in un inno di ringraziamento al Padre. Preghiamo.

O Padre, trasformaci con la luce e la forza del tuo amore per portare agli uomini la novità di salvezza della Pasqua del tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte

Salgano a te, o Signore,
le nostre preghiere insieme all’offerta di questo sacrificio,
perché, purificati dal tuo amore,
possiamo accostarci al sacramento della tua grande misericordia.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Accogli, o Signore, i nostri doni e fa’ che,
uniti a Cristo Gesù, mediatore della nuova alleanza,
sperimentiamo nel sacramento l’opera della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.

Prefazio

PREFAZIO PASQUALE V
Cristo Agnello e sacerdote

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi
e, donandosi per la nostra redenzione,
divenne altare, Agnello e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-IV

Antifona alla comunione

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo ,io la do a voi»,
dice il Signore. Alleluia. (Gv 14,27)

Oppure:
Se uno mi ama, osserverà la mia parola
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui
e prenderemo dimora presso di lui. Alleluia. (Gv 14,23)

Preghiera dopo la comunione

Dio onnipotente,
che nella risurrezione di Cristo
ci fai nuove creature per la vita eterna,
accresci in noi i frutti del sacramento pasquale
e infondi nei nostri cuori
la forza di questo nutrimento di salvezza.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
Guida con bontà, o Signore,
la tua Chiesa che hai nutrito a questa santa mensa
perché, condotta dalla tua mano potente,
cresca nella perfetta libertà
e custodisca l’integrità della fede.
Per Cristo nostro Signore.

Omelie
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